Incentivi Fotovoltaico 2019
Perché gli incentivi fotovoltaici?
L’obiettivo principale è di ridurre l’inquinamento: entro il 2023 il governo italiano vuole arrivare alla decarbonizzazione del sistema elettrico e gli incentivi fotovoltaici fanno parte di una strategia di cambiamento ambientale per raggiungere questi obbiettivi.
L’incentivo al fotovoltaico più importante: la detrazione fiscale del 50%
Dal 2005 al 2013, chi installava impianti fotovoltaici presso la propria abitazione poteva usufruire del “Conto Energia”, un programma incentivante che consentiva agli utenti connessi alla rete nazionale di vendere, per ben 20 anni, l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto ad un prezzo superiore a quello di mercato e quindi davvero vantaggioso. Al raggiungimento della soglia limite di 6,7 miliardi di euro, il “Conto energia” ha visto la sua cessazione a luglio 2013.
A subentrare al “Conto Energia” è stata quindi la detrazione fiscale del 50% per il risparmio energetico; attiva ancora oggi e fino al 31/12/2018, questo incentivo viene solitamente prorogato di anno in anno (cosa succederà nel 2019 lo sapremo solo con la presentazione della nuova legge finanziaria).
La detrazione fiscale è uno sconto sulle imposte dei redditi che viene scalato annualmente per un periodo massimo di 10 anni.
Unica prerogativa per poter accedere alla detrazione fiscale è installare un sistema fotovoltaico di potenza non superiore ai 20 kWp e che produca energia per il solo uso domestico (esclusi quindi gli altri scopi, come l’utilizzo per attività commerciali e la vendita).
Lo scambio sul posto per la produzione di energia elettrica
Cumulabile con la detrazione fiscale del 50% è il sistema denominato Scambio sul posto (SSP).
Un impianto fotovoltaico viene di norma installato per fornire energia elettrica all’abitazione durante il giorno. Non è sempre detto però che tutta questa energia venga utilizzata nel corso della giornata; può crearsi quindi un surplus di produzione che viene immesso in rete. Quando l’utente preleva l’energia dalla rete, ad esempio di sera o quando il sistema fotovoltaico non produce, è obbligato a pagare il relativo consumo. Lo scambio sul posto crea quindi una compensazione economica tra energia immessa ed energia prelevata ma non lo fa sulla base della quantità di energia prelevata ma sul suo valore di mercato; ecco quindi che il gestore riconosce all’utente un Contributo in Conto Scambio, ovvero un contributo economico erogato con conguaglio annuale ed acconti quadrimestrali.
L’iva agevolata per i pannelli solari
Gli impianti fotovoltaici ad uso abitativo, così come tutti i pannelli solari, posso accedere all’IVA agevolata al 10% per il risparmio energetico, anziché all’IVA classica al 22%. L’iva agevolata viene applicata anche ai singoli componenti, come inverter e batterie, e a tutti i costi accessori legati all’installazione di un impianto solare, come ad esempio la manodopera.
E i sistemi di accumulo per fotovoltaico?
A quali incentivi accedono?
I sistemi di accumulo per fotovoltaico, detti anche storage per fotovoltaico o più semplicemente batterie, accedono alla detrazione fiscale del 50% in quanto considerati accessori che rendono più efficace, dal punto di vista energetico, l’impianto fotovoltaico al quale sono connessi.
Ma qual è l’importanza di un sistema di accumulo?
Il grosso limite degli impianti fotovoltaici è che funzionano solamente durante il giorno; i maggiori consumi di una famiglia, però, sono nelle ore serale e notturne oppure al mattino presto.
L’accumulo per fotovoltaico serve proprio a risolvere questo inconveniente: l’energia prodotta ma non consumata durante il giorno viene immagazzinata nelle batterie e resa disponibile all’utenza in qualsiasi momento della giornata. Con un accumulo per dimensionato e una leggera variazione delle proprie abitudini in casa, è possibile raggiungere fino al 90% di autoconsumo, con un conseguente notevole risparmio in bolletta.
Contributi regionali per fotovoltaico
Prima di installare un impianto fotovoltaico o un sistema di accumulo, è bene verificare se nella propria regione o nella propria provincia esistono contributi dedicati a questi sistemi. L’ultimo esempio più eclatante è stato il contributo per i sistemi di accumulo indetto dalla Regione Lombardia nel 2016 e di nuovo nel 2017, con un boom di domande e fondi esauriti in poche ore.
Installare un impianto fotovoltaico nel 2018, visti tutti gli incentivi esistenti, è davvero conveniente?
La nostra risposta è senza dubbio sì! E i motivi sono semplici
• Costo iniziale dei sistemi più accessibile grazie all’IVA agevolata al 10%;
• Ammortamento della spesa grazie alla detrazione fiscale del 50% in 10 anni;
• Valorizzazione dell’energia prodotta grazie al regime dello Scambio sul posto;
• Aumento del valore e della classe energetica dell’abitazione;
• Risparmio sulle bollette luce ed indipendenza dagli aumenti delle tariffe per almeno 20 anni (è questa la vita media di un impianto fotovoltaico o di un sistema di accumulo).
Dobbiamo poi ricordare che ai sistemi fotovoltaici è possibile integrare altri impianti ad energie rinnovabili, come ad esempio gli impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti. Così facendo sarà facile raggiungere un buon risparmio anche sulle bollette del gas.
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